Grooveshark, chiude il servizio streaming e chiede scusa

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Questa settimana il servizio di streaming musicale Grooveshark dichiara la chiusura immediata chiedendo scusa.

Dal primo maggio il sito è sparito al suo posto c’è solo un comunicato in cui l’azienda annuncia la chiusura, scusandosi con gli utenti e soprattutto con le etichette discografiche per il modo in cui ha portato avanti il suo business.

grooveshark

Che cosa era Grooveshark?

Era un servizio musicale in streaming condiviso: gli utenti potevano caricare online i loro brani musicali, che una volta caricati divenivano di dominio pubblico e potevano essere ascoltati da chiunque.

L’errore inizio quando i fondatori  per far partire il servizio caricarono online circa 150 mila brani in modo tale da rendere più appetibile il servizio, questa azione fu considerata volontaria dai giudici e questa violazione, rischiava multe estremamente ingenti, con cifre che avrebbero potuto raggiungere anche oltre 700 milioni di dollari

Ecco perchè hanno deciso di chiedere scusa e di chiudere il servizio e hanno consigliato a tutti gli (ex) fruitori del sito di rivolgersi alle alternative legali, come ad esempio Spotify, Google Play, Beats, Pandora e altri.